Mosca propone agli Usa una serie di raid congiunti contro l’Isis.
L’Isis ormai sembra stia perdendo posizioni un po’ dappertutto in Siria e in Iraq. Ma in Libia tiene duro, con rinforzi che provengono da altre parti dell’Africa.
Quindi la guerra contro l’Isis, perché di guerra si tratta, sta andando abbastanza bene, nonostante ci sia ancora uno scarso coordinamento fra le forze alleate che combattono il Califfato.
D’altro canto, la teoria prevalente è che l’Isis continui con gli attentati in Europa per distogliere l’attenzione dalla condizione di difficoltà nella quale si trova in Medio Oriente e in Africa.
Ora però la Russia esce allo scoperto, e propone una serie di attacchi aerei congiunti agli Usa e alla coalizione a guida americana a partire dal 25 maggio.
Nel mirino ci sono i gruppi di Jabhat Al Nusra e tutta una serie di mercenari e unità armate che passano illegalmente il confine fra Turchia e Siria per trasportare armi.
Queste proposte sono state riferite dal Ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu. Ma dalla controparte non confermano.
Il Pentagono dice di non aver ricevuto nessuna proposta da parte di Mosca per bombardamenti congiunti in Siria. Si mettano d’accordo allora, altro che collaborazione.