Fiamma Nirenstein: ambasciatrice d’Israele a Roma? No, grazie

Antonio Capobianco

Fiamma Nirenstein: ambasciatrice d'Israele a Roma? No, grazieFiamma Nirenstein rinuncia all’incarico di ambasciatrice d’Israele a Roma.

La relativa presa di posizione è stata comunicata direttamente dall’interessata al premier israeliano Netanyahu. In una nota, la Ninenstein ha scritto: “Ringrazio il Primo Ministro per la sua fiducia in me. Voglio esprimerne la mia volontà di continuare a contribuire allo Stato di Israele al meglio delle mie possibilità”.

I rumors dicono che la decisione sarebbe stata presa perché la stessa Nirenstein, giornalista, avrebbe scritto nel 1996 un articolo molto critico verso la moglie di Netanyahu, Sarah. Ma, in fin dei conti, questo Netanyahu lo sapeva già, e quindi probabilmente le ragioni sono altre.

E vanno ricercate nelle posizioni politiche della giornalista, berlusconiana e già parlamentare del Pdl, invisa a buona parte della potente comunità ebraica romana, che non l’ha mai vista di buon occhio.

A maggior ragione ora, che in Italia c’è un governo di centrosinistra. Quindi la brava Fiamma Nirenstein se ne torna a fare il suo bravo lavoro di giornalista.

E si tiene le sue posizioni, alcune delle quali molto di destra, che rischierebbero di non fare del bene ai rapporti fra governo italiano e quello israeliano. Saggia decisione, quindi, quella di ritirarsi.

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