Come le “laugh tracks” hanno plasmato la televisione comica

Antonio Capobianco

Quando accendiamo la televisione e ci immergiamo in una sitcom, c’è un elemento che spesso diamo per scontato: le risate registrate. Queste “laugh tracks” accompagnano le battute comiche di molti programmi televisivi e, sorprendentemente, sono state fondamentali per il successo di molte serie. Ma qual è la storia dietro queste risate che, in un certo senso, non appartengono a nessuno?

Come le laugh tracks hanno plasmato la televisione comica
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Le origini delle risate registrate

Il concetto di aggiungere risate a uno spettacolo televisivo nacque negli anni ’50. Prima di allora, le sitcom venivano spesso registrate davanti a un pubblico dal vivo. Tuttavia, il problema principale era la difficoltà di ottenere un’ambientazione perfetta per le risate: a volte il pubblico non trovava certe battute così divertenti o rideva nel momento sbagliato.

Un uomo di nome Charles “Charley” Douglass, un tecnico del suono, ideò una soluzione geniale. Creò il “Laff Box”, una macchina che poteva riprodurre registrazioni di risate reali, prese da vecchie trasmissioni dal vivo. La Laff Box era dotata di pulsanti che permettevano a Douglass di regolare la durata e l’intensità delle risate, creando l’illusione di un pubblico entusiasta. Questo sistema venne utilizzato per la prima volta negli anni ’50 e divenne rapidamente uno standard dell’industria televisiva.

Perché aggiungere risate?

L’uso delle laugh tracks è psicologico: quando sentiamo altre persone ridere, siamo più inclini a ridere anche noi. Questo fenomeno, noto come contagio emotivo, crea una sorta di connessione sociale tra lo spettatore e il contenuto dello show. I produttori di sitcom scoprirono che gli spettatori trovavano le battute più divertenti quando erano accompagnate da risate registrate.

Non è un caso che molte delle sitcom più popolari della storia abbiano fatto ampio uso di risate registrate: “Friends”, “Seinfeld”, “The Big Bang Theory”, per citarne alcune. Persino negli spettacoli registrati davanti a un pubblico dal vivo, come “Friends”, le risate venivano talvolta rinforzate o modificate per adattarsi meglio alla scena.

L’evoluzione e il declino delle laugh tracks

Con l’avvento di nuove tecnologie e cambiamenti nei gusti del pubblico, l’uso delle risate registrate ha subito un declino. Le serie comiche moderne, come “The Office” o “Parks and Recreation”, hanno abbandonato le laugh tracks per creare un umorismo più naturale e realistico. Questa scelta riflette il desiderio del pubblico di sentirsi più coinvolto nella narrazione, senza interventi artificiali.

Tuttavia, ci sono ancora show che utilizzano le laugh tracks, specialmente quelli che seguono un formato classico di sitcom. Anche se la Laff Box originale di Douglass non viene più utilizzata, il concetto rimane vivo attraverso tecniche digitali più avanzate.

Un aneddoto curioso

Un fatto affascinante è che molte delle risate registrate utilizzate fino agli anni ’90 provenivano da persone che avevano assistito a spettacoli dal vivo negli anni ’50. Ciò significa che, in molte sitcom moderne, stavamo ascoltando risate di persone che non erano più in vita! Questa sorta di “pubblico fantasma” aggiunge un tocco quasi surreale alla storia delle laugh tracks.

Conclusione

Le risate registrate sono molto più di un semplice effetto sonoro: rappresentano un’intera epoca della televisione e ci ricordano come la tecnologia e la psicologia possano influenzare il nostro modo di consumare l’intrattenimento. Anche se oggi le laugh tracks sono meno diffuse, il loro impatto sulla cultura pop è innegabile, e continueranno a far parte della storia della televisione per le generazioni future.