Cinema Italiano Anni ’70: Storie e Segreti dei Film di Genere

Antonio Capobianco

Gli anni ’70 hanno rappresentato un periodo d’oro per il cinema italiano, un’epoca caratterizzata da una straordinaria varietà di generi, stili e sperimentazioni. Questo decennio, spesso considerato come il culmine della creatività cinematografica italiana, ha visto l’emergere di film di genere che hanno segnato la storia del cinema, tanto in Italia quanto all’estero. Dall’horror al poliziottesco, dal western all’italiana alla commedia erotica, il cinema italiano anni ’70 ha saputo produrre opere originali, influenzando generazioni di registi.

Cinema Italiano Anni 70 Storie e Segreti dei Film di Genere

Ecco i film di genere che hanno definito il cinema italiano anni ’70, scoprendo le storie dietro questi titoli e i segreti che li rendono ancora oggi memorabili. Andremo a conoscere alcuni dei registi più iconici dell’epoca, i loro film più celebri e l’influenza che hanno avuto sul cinema internazionale.

1. Il Poliziottesco: La Nascita del Poliziesco all’Italiana

Cos’è il Poliziottesco?

Il poliziottesco è un sottogenere cinematografico nato in Italia negli anni ’70, caratterizzato da trame poliziesche ricche di azione, inseguimenti mozzafiato, sparatorie e storie di corruzione urbana. Questi film hanno spesso protagonista un poliziotto rude, che combatte contro la criminalità organizzata in una società segnata dal degrado morale.

Film rappresentativi

  • “Milano calibro 9” (1972) – Fernando Di Leo: Considerato uno dei capolavori del poliziottesco, Milano calibro 9 racconta la storia di un ex criminale che cerca di sfuggire al mondo del crimine, ma si trova coinvolto in un complotto che lo porterà a uno scontro finale. Il film è noto per la sua trama intricata e i personaggi complessi, riflettendo la tensione sociale e politica dell’epoca.
  • “Roma violenta” (1975) – Franco Martinelli: In questo film, il protagonista è un poliziotto che, frustrato dall’inefficacia del sistema giudiziario, decide di farsi giustizia da solo. Roma violenta è uno dei film più emblematici del genere, capace di mostrare il lato oscuro delle città italiane degli anni ’70, segnate da corruzione e violenza.

Tematiche e stile

I film poliziotteschi riflettono un periodo di grande tensione sociale in Italia, caratterizzato dagli anni di piombo, in cui la violenza politica e il terrorismo erano all’ordine del giorno. Il poliziottesco trae ispirazione da questa realtà, con uno stile duro e diretto, spesso caratterizzato da una visione pessimista della società. Le scene d’azione sono un elemento centrale, accompagnate da colonne sonore dinamiche, spesso composte da grandi maestri come Ennio Morricone.

L’eredità del poliziottesco

Il genere ha avuto un’influenza duratura non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Molti registi americani, come Quentin Tarantino, hanno citato il poliziottesco come una delle loro principali fonti d’ispirazione. I film di questo genere hanno creato una nuova estetica del crimine e della giustizia, che ancora oggi affascina gli spettatori.

2. Lo Spaghetti Western: Il Tramonto di un Mito

La nascita del genere

Il western all’italiana, conosciuto anche come spaghetti western, è un altro dei generi simbolo del cinema italiano degli anni ’70. Nato alla metà degli anni ’60, il genere ha raggiunto il suo apice durante il decennio successivo, con registi come Sergio Leone che hanno definito lo standard di riferimento.

Film rappresentativi

  • “Il grande silenzio” (1968) – Sergio Corbucci: Anche se è uscito nel 1968, Il grande silenzio è uno degli esempi più rappresentativi del western crepuscolare che ha caratterizzato gli anni ’70. Il film, ambientato in un paesaggio innevato, rompe con la tradizione dei western classici americani, offrendo una visione cupa e tragica del genere.
  • “Keoma” (1976) – Enzo G. Castellari: Keoma è un altro esempio di spaghetti western che ha segnato il tramonto del genere. Interpretato da Franco Nero, il film è caratterizzato da una forte componente drammatica, quasi filosofica, che lo distingue dalle produzioni precedenti. La sua colonna sonora, le atmosfere malinconiche e la rappresentazione di un eroe solitario lo rendono uno dei film più iconici del periodo.

Tematiche e stile

Il western all’italiana degli anni ’70 si distingue per la sua violenza, il suo tono spesso pessimista e una visione più realistica e sporca del Vecchio West rispetto ai western americani. I protagonisti non sono più eroi senza macchia, ma figure ambigue, spesso anti-eroi che agiscono in base a codici morali personali. Questo stile ha reso i western italiani un fenomeno di culto in tutto il mondo.

L’eredità del western all’italiana

Registi come Quentin Tarantino e Robert Rodriguez hanno reso omaggio allo spaghetti western nei loro film, citando sia lo stile visivo che le tematiche. Inoltre, il genere ha influenzato profondamente il modo in cui oggi viene concepito il cinema d’azione, soprattutto per l’uso di ambientazioni suggestive e personaggi complessi.

3. Il Giallo all’Italiana: L’Horror Psicologico che ha Conquistato il Mondo

Cos’è il Giallo all’Italiana?

Il giallo all’italiana è un sottogenere del thriller e dell’horror, caratterizzato da un mix di suspence, violenza grafica e mistero. Nato negli anni ’60, ha raggiunto la sua massima espressione negli anni ’70, grazie a registi come Dario Argento e Mario Bava.

Film rappresentativi

  • “Profondo rosso” (1975) – Dario Argento: Questo film è considerato il capolavoro del giallo all’italiana. La storia segue un musicista che assiste a un omicidio e diventa ossessionato dall’idea di risolvere il mistero. Argento utilizza una combinazione di colori forti, movimenti di macchina intricati e una colonna sonora pulsante (composta dai Goblin) per creare un’atmosfera di tensione ineguagliabile.
  • “Sei donne per l’assassino” (1964) – Mario Bava: Anche se è uscito prima degli anni ’70, questo film ha gettato le basi per il giallo all’italiana, influenzando tutte le produzioni successive. La trama ruota intorno a un misterioso assassino che terrorizza una casa di moda, uccidendo una ad una le modelle. La combinazione di estetica stilizzata e violenza grafica ha reso il film un punto di riferimento per il genere.

Tematiche e stile

Il giallo all’italiana è noto per le sue trame complesse, i colpi di scena inaspettati e la rappresentazione visivamente stilizzata degli omicidi. I film di questo genere spesso ruotano attorno a protagonisti che si ritrovano intrappolati in intricati misteri, cercando di smascherare assassini spietati. Un altro elemento centrale è l’uso della musica, che in molti casi diventa quasi un personaggio a sé stante, intensificando l’atmosfera di tensione.

L’eredità del giallo all’italiana

Il giallo all’italiana ha influenzato non solo l’horror italiano, ma anche quello internazionale. Film come Halloween di John Carpenter o Scream di Wes Craven sono fortemente influenzati dal giallo, in particolare nell’uso della suspence e nell’estetica delle scene di omicidio.

4. La Commedia Erotica: Risate e Seduzione nel Cinema degli Anni ’70

L’evoluzione della commedia all’italiana

Negli anni ’70, la commedia italiana si è evoluta verso un genere più sensuale, mescolando la comicità con elementi erotici. Questo genere, conosciuto come commedia erotica all’italiana, è diventato estremamente popolare durante il decennio, grazie anche alla partecipazione di attrici iconiche come Edwige Fenech e Gloria Guida.

Film rappresentativi

  • “La liceale” (1975) – Michele Massimo Tarantini: Questo film è uno degli esempi più celebri della commedia erotica, raccontando le avventure di una giovane studentessa, interpretata da Gloria Guida. La combinazione di comicità, situazioni provocanti e personaggi stereotipati ha fatto del film un successo al botteghino.
  • “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda” (1972) – Mariano Laurenti: Un titolo lungo e provocatorio per un film che ha definito i canoni della commedia sexy all’italiana. La storia, ambientata in un contesto medievale, è caratterizzata da un umorismo grottesco e situazioni assurde, con la protagonista Edwige Fenech che interpreta il ruolo di una donna irresistibile.

Tematiche e stile

La commedia erotica si caratterizza per una forte componente ironica, situazioni surreali e una rappresentazione della sessualità che, seppur velata da comicità, riflette i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia degli anni ’70. Spesso criticata per la sua leggerezza e il suo contenuto superficiale, la commedia erotica ha comunque avuto un enorme successo di pubblico.

L’eredità della commedia erotica

Anche se oggi può sembrare datata, la commedia erotica degli anni ’70 ha segnato un’epoca di grande libertà creativa nel cinema italiano. Alcuni dei film di questo genere sono stati rivalutati negli anni, diventando dei piccoli cult per gli amanti del cinema di genere.

Conclusione

Il cinema italiano anni ’70 è stato un periodo di grande sperimentazione, in cui i film di genere hanno raggiunto nuove vette di creatività e originalità. Poliziotteschi, western all’italiana, gialli e commedie erotiche sono solo alcuni dei generi che hanno definito il decennio, lasciando un’eredità duratura nel cinema mondiale. Questi film, spesso sottovalutati o dimenticati, meritano di essere riscoperti per la loro capacità di riflettere i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia di quell’epoca, offrendo allo stesso tempo intrattenimento di grande qualità.

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