L’omicidio stradale diventa reato: il Senato approva la legge.
Sembra chissà cosa, ma a ben guardare questa nuova fattispecie penale non fa che ricalcare, ribadire e semmai rivisitare solo parzialmente norme che già esistevano.
Sono inasprite, nello specifico, le pene per l’omicidio colposo, per chi fugge e non presta soccorso, per chi commette l’omicidio sotto l’effetto di droghe o alcol.
La sanzione massima può arrivare fino a 18 anni di carcere. E’ previsto anche un aumento di pena nel caso in cui l’incidente provochi la morte di più persone.
In caso di flagranza di reato l’arresto diventa obbligatorio ed è previsto pure il raddoppio dei termini di prescrizione. Ma, in ogni caso, la pena è diminuita se l’incidente avviene anche per colpa della vittima.
Poi c’è anche qualche chicca che sfiora l’assurdo. Ad esempio, in caso di revoca della patente, se il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, si potrà conseguire la patente solo dopo 30 anni.
Quindi, se l’incidente avviene a cinquanta anni di età, si potrà tranquillamente riprendere la patente a ottanta anni.
Forse il legislatore farebbe meglio a concentrarsi su altre cose, piuttosto che inventarsi nuove tipologie di reato che non sappiamo quanto veramente possano servire. Come il femminicidio.