La dieta atlantica, conosciuta anche come la dieta dell’Europa meridionale atlantica (SEAD), è un modello alimentare tradizionale predominante nel nord-ovest della Spagna e nel nord del Portogallo. Questa dieta si distingue per l’alto consumo di pesce e frutti di mare, integrati da alimenti a base di amido, frutta secca, formaggi, latte e un consumo moderato di carne e vino. Una caratteristica fondamentale della dieta atlantica è l’enfasi su prodotti freschi, locali e minimamente trasformati, includendo frutta, verdura, legumi, cereali integrali e olio d’oliva.
La ricerca ha dimostrato che la dieta atlantica può avere effetti benefici significativi sulla salute, in particolare nella riduzione del rischio di sindrome metabolica, un insieme di condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiache, diabete e ictus. La sindrome metabolica include fattori di rischio come la pressione sanguigna alta, l’iper glicemia, l’eccesso di grasso corporeo attorno alla vita e livelli anormali di colesterolo o trigliceridi. Uno studio condotto in Spagna ha rivelato che, dopo un periodo di sei mesi, i partecipanti che seguivano la dieta atlantica mostravano una riduzione significativa nei casi di sindrome metabolica rispetto al gruppo di controllo, sottolineando l’importanza di un’alimentazione basata su principi della dieta atlantica per la prevenzione di condizioni metaboliche avverse.
Oltre ai benefici per la salute metabolica, la dieta atlantica si è rivelata vantaggiosa anche per la longevità e la riduzione del rischio di mortalità. Attraverso l’analisi dei dati relativi allo stato vitale e alle cause di morte, gli studi hanno evidenziato come l’aderenza a questa dieta sia associata a un minor rischio di mortalità per tutte le cause, inclusi specificatamente i decessi dovuti a malattie cardiovascolari e al cancro. L’aderenza alla dieta è stata valutata in base al consumo di componenti alimentari specifici, con punteggi che riflettono una maggiore o minore aderenza ai principi della dieta. Gli studi hanno inoltre considerato vari fattori confondenti potenziali, come età, sesso, livello di istruzione, apporto energetico, fumo di tabacco, attività fisica ricreativa, comportamento sedentario, indice di massa corporea e comorbidità, per assicurare che i risultati fossero il più accurati possibile.
La dieta atlantica, quindi, non solo promuove una nutrizione equilibrata e salutare attraverso il consumo di un’ampia varietà di alimenti naturali e minimamente processati, ma offre anche potenziali benefici ambientali. La preferenza per prodotti locali e stagionali contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio, sostenendo così gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Questo modello alimentare, con le sue profonde radici culturali e storiche, rappresenta un esempio eccellente di come le tradizioni alimentari regionali possano offrire soluzioni sostenibili e salutari per le sfide contemporanee legate alla nutrizione e all’ambiente.