Molecole di acqua ritrovate sugli asteroidi

Antonio Capobianco

La scoperta di molecole d’acqua sugli asteroidi ha aperto nuove frontiere nella comprensione delle origini dell’acqua nel nostro sistema solare e, potenzialmente, delle origini della vita sulla Terra. Questi risultati emergono da missioni spaziali e studi scientifici che hanno analizzato diversi asteroidi, fornendo prove che rafforzano l’idea che l’acqua sulla Terra possa essere stata in parte fornita da questi corpi celesti primordiali.

Molecole di acqua ritrovate sugli asteroidi
Foto@Pixabay

Una scoperta significativa è stata fatta dalla missione OSIRIS-REx della NASA, che ha rilevato la presenza di molecole d’acqua all’interno dei minerali argillosi dell’asteroide Bennu. Questo ha suggerito che Bennu potrebbe aver contenuto acqua liquida nel suo passato remoto, o che l’acqua sia stata incorporata nei minerali durante la formazione dell’asteroide. La missione ha analizzato i dati raccolti durante la fase di avvicinamento all’asteroide, rivelando che l’acqua è intrappolata nella struttura minerale di Bennu, indicando che questi materiali possono conservare acqua per miliardi di anni​.

Allo stesso modo, gli scienziati del Southwest Research Institute hanno effettuato una scoperta senza precedenti, identificando molecole d’acqua sulla superficie di asteroidi ricchi di silicati, come Iris e Massalia. Questa ricerca ha sfruttato le capacità di una telecamera infrarossa per isolare le firme spettrali indicative della presenza di acqua, dimostrando che anche gli asteroidi apparentemente aridi possono contenere acqua a livello molecolare​.

Un altro studio significativo riguarda l’asteroide Itokawa. Gli scienziati hanno trovato materiale organico e acqua, suggerendo un’origine in situ degli organici sul corpo genitore pre-frammentato di Itokawa. Questo materiale organico, associato a processi di grafizzazione indicati dall’analisi Raman, suggerisce che questi composti potrebbero aver subito trasformazioni termiche che hanno contribuito a generare acqua​.

L’analisi del meteorite di Winchcombe, caduto nel Regno Unito, ha fornito ulteriori prove a sostegno dell’ipotesi che l’acqua della Terra possa derivare dagli asteroidi. Questo meteorite, una condrite carbonacea ricca di carbonio proveniente da un asteroide vicino all’orbita di Giove, contiene circa l’11% di acqua in peso, bloccata nei minerali idrati. L’analisi del rapporto tra l’idrogeno e il deuterio nel meteorite mostra una somiglianza con quello dell’atmosfera terrestre, suggerendo una possibile origine comune dell’acqua su questi corpi celesti e sulla Terra. Inoltre, sono state trovate anche aminoacidi e altro materiale organico, che sono considerati i mattoni della vita​​.

Queste scoperte, collettivamente, suggeriscono un quadro più complesso delle dinamiche dell’acqua e dei materiali organici nel sistema solare. Indicano che gli asteroidi potrebbero aver svolto un ruolo cruciale nel fornire non solo l’acqua ma anche i composti organici necessari per l’avvio della vita sulla Terra. La presenza di acqua sugli asteroidi non solo ha implicazioni per la comprensione delle origini della vita ma apre anche prospettive entusiasmanti per la futura esplorazione spaziale e l’utilizzo delle risorse spaziali.

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