Un team di ricerca internazionale ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della virologia, identificando oltre 30.000 nuovi virus nel DNA dei microbi.
Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ha rivelato che il materiale genetico di questi virus era integrato con quello dei microorganismi studiati, pur mantenendo la capacità di replicarsi.
I ricercatori, guidati da Christopher Bellas dell’Università di Innsbruk, hanno utilizzato il supercomputer “Leo” e la tecnologia Oxford Nanopore per analizzare il genoma di vari microbi, scoprendo così le sequenze virali nascoste.
Questi virus, denominati elementi virali endogeni (EVE), derivano principalmente da virus a RNA ed ssDNA. Nei microbi studiati, i virus somigliano ai virofagi, che vivono all’interno delle cellule eucariotiche e uccidono altri virus, difendendo le cellule ospiti.
La scoperta di questi nuovi virus nel DNA dei microbi offre nuove prospettive sulla complessità del microbioma umano e su come i virus influenzino la salute umana.
Inoltre, amplia la nostra comprensione su come i virus possano avere un ruolo protettivo, oltre che patogeno, nel nostro ecosistema biologico. Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per la ricerca medica e biologica futura, specialmente nell’ambito della microbiologia e della virologia.