“Schindler’s List“, il film diretto da Steven Spielberg nel 1993, narra la storia di Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che salvò migliaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
La storia vera di Schindler fu portata alla luce nel 1982 da uno degli ebrei salvati, che la raccontò allo scrittore Thomas Keneally. Schindler morì nel 1973 a causa di un infarto, e il numero esatto di persone che salvò non è noto con precisione.
Una lista conservata da un sopravvissuto elenca 1117 nomi, mentre un’altra lista scoperta nel 1999 ne contiene altri 801.
La sua fabbrica a Cracovia, in Polonia, produceva pentole e tegami. Grazie alle sue abilità nelle relazioni pubbliche, riuscì a entrare nelle grazie degli ufficiali delle SS, permettendogli di salvare migliaia di ebrei assumendoli come operai. Per farlo, vendette i suoi beni per corrompere gli ufficiali tedeschi. Finita la guerra, Schindler dovette fuggire per il suo passato come membro del Partito Nazista. La sua storia divenne nota solo dopo.
La storia di Oskar Schindler è un chiaro esempio di coraggio e umanità in tempi di estrema brutalità. La sua azione di salvare migliaia di ebrei rischiando la propria vita dimostra come un singolo individuo possa fare una differenza significativa anche nelle circostanze più disperate.
La sua storia, raccontata nel film “Schindler’s List”, è un potente promemoria dell’importanza della resistenza morale e della compassione umana contro le atrocità. Schindler è un simbolo di speranza e un eroe non convenzionale la cui eredità continua a ispirare le generazioni future.