Ecco realmente come si crea un ammasso stellare

Antonio Capobianco

Gli ammassi stellari si formano a partire da nebulose estremamente estese e pesanti, quando esse arrivano a collassare a causa della gravità. Il collasso gravitazione potrebbe essere la conseguenza di una collisione tra 2 galassie. La formazione di un ammasso stellare aperto è dovuto al collasso di nubi molecolari molto estese. Le motivazioni possono essere diverse, ma una delle più frequenti è l’esplosione di una supernova.

Ci sono diversi metodi per misurare la distanza degli ammassi stellari. Uno dei metodi più comuni è il metodo della parallasse. Questo metodo sfrutta il diverso “punto di vista” prospettico con il quale due osservatori che si trovano ad una certa distanza tra loro osservano un certo oggetto: l’osservazione si traduce in una diversa misura della posizione di questo oggetto nello spazio rispetto ad un altro riferimento molto più lontano. Un altro metodo è il metodo dell’ammasso mobile, che si basa sulla misurazione della velocità di recessione media dell’ammasso e sulla variazione del suo diametro medio apparente nel tempo.

Ecco realmente come si crea un ammasso stellare
Ecco realmente come si crea un ammasso stellare (Foto@Pixabay)

Differenza tra ammasso stellare aperto e globulare

Un ammasso aperto è un gruppo di stelle nate insieme da una nube molecolare gigante e ancora unite dalla reciproca attrazione gravitazionale. Sono anche chiamati ammassi galattici, poiché si trovano solo all’interno del disco galattico. Si distinguono dagli ammassi globulari per il minor numero di stelle, un’attrazione gravitazionale meno forte e per il fatto che questi ultimi giacciono esternamente al piano galattico. Gli ammassi aperti sono oggetti giovani (astronomicamente parlando) e contengono quindi molte stelle calde e luminose.

Un ammasso globulare è un insieme sferoidale di stelle che orbitano intorno al centro delle galassie come la nostra. Le stelle che compongono gli ammassi globulari sono vecchie (si stima che la loro età sia compresa tra i 12 e i 16 miliardi di anni)

Gli ammassi globulari sono composti generalmente da centinaia di migliaia di stelle vecchie a bassa metallicità, di tipo simile a quelle presenti nel bulge di una galassia a spirale; queste stelle sono confinate in un volume di qualche parsec cubico, e non sono in genere circondate da gas e polveri.

Sull’origine degli ammassi globulari non si sa molto, ma gli astrofisici avanzano due ipotesi, che non si escludono l’una con l’altra. La prima, appoggiata dall’osservazione di stelle molto antiche all’interno degli ammassi, afferma che gli ammassi globulari si formarono molto presto nella genesi della galassia ospitante, quando questa presentava ancora un aspetto globulare e non si era ancora appiattita formando il disco e le spirali.

Gli ammassi stellari più famosi

Le Pleiadi, o le Sette Sorelle, sono probabilmente l’ammasso stellare più famoso: luminoso, bello, facile da vedere e visibile da tutto il mondo. Per trovare Messier 45, guarda sopra la testa verso mezzanotte e cerca un minuscolo gruppo di stelle a forma di dipper.

Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce), conta diverse stelle visibili a occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo quattro o cinque delle stelle più brillanti sono visibili, da un luogo più buio se ne possono contare già dodici.

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