C’è chi si è fatto il bagno e chi ha deciso di non accantonare i climatizzatori fino a pochi giorni fa. Le famose ottobrate romane, stavolta, non si sono limitate alla Capitale. Tutta Italia ha fatto registrare temperature praticamente estive per tutto il mese di ottobre e certamente il “merito” di questa stagione anomala è riconducibile all’emergenza climatica che stiamo vivendo.
Ottobre 2022, caldo anomalo da Nord a Sud
Non c’è stata una regione che si sia salvata da questa ondata di caldo che di colpo ha allungato l’estate di quasi due mesi. Dalla Val d’Aosta alla Sicilia, ci sono stati picchi di temperature massime che oscillavano tra i 30 a i 24 gradi. Per non parlare delle minime, che difficilmente hanno raggiunto in pianura meno di 20 gradi. Una media di quasi tre gradi in più rispetto a quelli che ci si sarebbe aspettati nel medesimo periodo. Secondo i dati dell’ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), questo ottobre sarebbe stato il secondo più caldo dal 1800. Per trovare lo zero termico in alta quota, si sono dovuti raggiungere gli oltre 3000 metri, un fattore che mette a serio rischio l’esistenza dei ghiacciai sulle nostre vette. Come accennato inizialmente, la causa di tutto questo la si può ricercare senza paura di sbagliare nell’emergenza climatica dei nostri tempi, che sta sempre più alterando le condizioni atmosferiche, con un meteo che sembra impazzito, e innalzando le temperature. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ma noi possiamo fare la nostra parte per cercare di limitare il più possibile questo problema.
Emergenza climatica: ecco cosa possiamo fare
Tra le cose che possiamo fare noi cittadini per cercare di dare un aiuto concreto alla causa della sostenibilità, c’è certamente quello di evitare l’uso massiccio dei trasporti privati, preferendo ad auto e moto non elettriche, gli spostamenti tramite monopattini, biciclette e mezzi pubblici. Se proprio non si può fare a meno della propria indipendenza su strada, ci si può affidare a veicoli green o all’attività di car e bike sharing, così da limitare l’emissione di agenti inquinanti nell’aria. Importante sarebbe tenere d’occhio anche il quantitativo di consumo di energia elettrica, per esempio spegnendo e non lasciando in standby i dispositivi elettronici. Un uso ponderato della corrente, infatti permetterebbe di risparmiare in bolletta e ridurre l’uso di fonti non rinnovabili.
Per non sbagliare, si può dare uno sguardo a guide scritte da chi ne sa sicuramente più di noi, nelle quali si trovano notizie più dettagliate su come attuare un efficace risparmio energetico in casa. Altro consiglio è quello di scegliere il più possibile prodotti a Km 0 per ridurre i costi e i tempi di trasporto e fare in modo di mangiare un quantitativo limitato di pesce e carne nel corso del mese, per limitare gli allevamenti intensivi. Infine, ma non meno importante, bisognerebbe provare ad utilizzare borracce di alluminio al posto delle bottigliette di plastica, per evitare di disperdere materiali non biodegradabili nell’ambiente circostante. Per il momento ci fermiamo qui, ma di consigli per evitare di peggiorare l’emergenza climatica ne esisterebbero davvero molti altri. L’importante è iniziare a cambiare le nostre abitudini da subito.