Il contatto con la natura è fonte di enormi benefici per il nostro organismo, da tempo confermati anche dalla scienza.
Passeggiare in un bosco rivitalizza e trasmette la sua energia, il contatto con piante, alberi, animali, luce del giorno… porta molti benefici per la salute, soprattutto per il benessere psicologico.
Lo stress e l’ansia diminuiscono, le rimuginazioni mentali si fermano, la creatività e l’attenzione aumentano. Anche il sistema immunitario viene rafforzato, questa esposizione riduce gli effetti tossici dell’infiammazione.
Gli spazi naturali rallentano la fisiologia del corpo, aprendo le porte al benessere.
“Oggi quasi il 70% della popolazione mondiale vive nelle città, rispetto al 15% nel 1900, ma il nostro cervello è rimasto quello di un cacciatore-raccoglitore del Paleolitico. La natura ci riporta a quel tempo in cui eravamo tutt’uno con gli elementi“, spiega Michel Le Van Quyen, direttore della ricerca presso Inserm nel laboratorio di imaging biomedico del campus Cordeliers di Parigi, e autore di “Cervello e natura”.
La calma degli spazi naturali sollecita la parte più ancestrale del nostro cervello: il sistema nervoso autonomo, che regola automaticamente le attività vitali dell’organismo.
Il sistema parasimpatico, gestito dal nervo vago, si attiva e nel complesso rallenta la fisiologia del corpo. Si calma a poco a poco, aprendo tutte le porte del benessere.