Il Belgio ha registrato il primo decesso di un paziente affetto da vaiolo delle scimmie questa settimana, secondo quanto riferito dall’istituto di sanità pubblica.
A tutto il 29 agosto il Belgio aveva “706 casi confermati di Monkeypox“, secondo la stessa fonte.
Tra questi pazienti, quasi tutti affetti da lesioni cutanee, “principalmente nella regione anale-genitale” , 32 sono stati ricoverati in ospedale, precisa la fonte, sottolineando che due di loro “avevano un sottostante disturbo immunitario” .
“Ad oggi, è stato segnalato un decesso in una persona con condizioni mediche di base“, continua il rapporto.
Vaiolo delle scimmie decessi in altri Paesi
Secondo il dashboard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che elenca tutti i casi confermati, al 31 agosto c’erano 50.496 casi e 16 decessi registrati in 101 paesi e territori.
In Europa, dove l’epidemia è comparsa a maggio, la Spagna aveva già registrato due decessi di pazienti con il virus alla fine di luglio, senza che nemmeno lì si stabilisse formalmente un nesso di causa ed effetto.
L’epidemia colpisce principalmente la comunità gay e la maggior parte delle trasmissioni avviene durante i rapporti sessuali.
L’OMS sottolinea con forza la necessità di evitare qualsiasi stigmatizzazione di una specifica comunità, che potrebbe portare i suoi membri a nascondere la malattia, non cercare cure e continuare a diffonderla.
L’organizzazione aveva attivato il livello di allerta più alto il 24 luglio per cercare di impedire che l’epidemia prendesse ancora più slancio e si stabilisse in modo permanente.
Da fine agosto la diffusione del virus ha iniziato a rallentare in Europa, secondo l’Oms, corroborato dai dati ufficiali in Belgio (36 casi registrati nell’ultima settimana, contro i 47 della precedente).
fonte@AFP