Lotta all’Isis, per l’America l’Italia può fare di più

Antonio Capobianco

Lotta all’Isis, per l'America l'Italia può fare di più Nella lotta contro l’Isis, per l’America l’Italia può fare di più.

Il New York Times riporta che il capo del Pentagono Ash Carter ha scritto lo scorso dicembre al Ministro della Difesa Roberta Pinotti.

“Apprezziamo profondamente l’impegno in questa lotta, tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare”, ha scritto Ash. Ma la raccomandazione del Capo del Pentagono era rivolta anche agli altri partners.

In sostanza gli Usa spiegano che gli Italiani, che hanno guidato l’addestramento delle forze di polizia irachene poi impiegate nel prendere il controllo delle città riconquistate dall’Isis, possano aiutare la coalizione “inviando più addestratori e personale aggiuntivo per aiutare nelle operazioni di sorveglianza, intelligence e ricognizione”.

Come noto, l’Italia non ha partecipato direttamente o indirettamente ai raid aerei in Siria condotti dalla coalizione anti Isis, ma, nell’ambito di un accordo internazionale, ha inteso svolgere una funzione di addestramento importante in Iraq.

Peraltro questa funzione importante e positiva è stata riconosciuta anche recentemente dallo stesso Presidente USA Barak Obama, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per le relazioni col nostro Paese.

Tra l’altro, il Presidente Mattarella sarà a colloquio a Washington la settimana prossima proprio con Obama.

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